Serve il 20% di non-vaccinati per salvare l’Italia

In questo video la dottoressa Silvana De Mari dice molte cose scomode, per esempio le linee guida del governo hanno causato la morte di tanti pazienti. Spiega come tentare di costringere il medico a firmare l’esonero dalla vaccinazione anti-Covid, mediante un trucco legale. Per evitare il collasso della società, e per avere abbastanza sangue per soccorrere i già vaccinati, serve che almeno il 20% degli italiani NON si vaccini (il momento più importante del video, dal minuto 17:40 al minuto 18:10). Secondo queste informazioni della De Mari sarebbe possibile, nel prossimo futuro, salvare anche la maggior parte dei “già vaccinati” negli stati dove c’è il 20% di non-vaccinati, tramite trasfusioni periodiche di sangue. Se fosse vero si potrebbero salvare quasi tutti i vostri amici e parenti che sono stati ingenui a vaccinarsi, ma è impossibile farlo con le attuali istituzioni e l’attuale governo che ovviamente bloccherebbero un progetto così grande. Guarda caso il governo italiano preme per arrivare al 90% di vaccinati, così la catastrofe sarebbe irreversibile… Se conoscete un non-vaccinato aiutatelo a non vaccinarsi, il suo sangue serve a voi ed alla vostra famiglia. Fate girare questa notizia, se volete e potete.

STURZO NON AVREBBE MAI ACCETTATO LA IMPOSIZIONE DEL VACCINO!

Art.+32+Costituzione+Italiana
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Ora i laicisti di Forza Italia hanno rotto le scatole

La misura è davvero colma. Non ne possiamo davvero più. Evitiamo di scendere nel personale ma è evidente che ci riferiamo a quell’ala -tutt’altro che minoritaria, anzi!- dentro il partito fondato da Berlusconi che si rifà ad un laicismo talora sfrenato: socialisti, liberali libertari (non liberali alla Sturzo, per intenderci), libertini, repubblicani, fanatici animalisti, poco di buono -ex soubrette o carrieriste senza nessuno scrupolo-  che si trovano lì per ragioni misteriose.

animalisti

Basta, non hanno niente a che fare con noi. Un partito davvero di plastica, senza democrazia interna, che fa della “libertà di coscienza” (mai espressione è più ambigua di questa in politica) il suo “manifesto” e la sua “bandiera”. Ci riesce arduo comprendere come facciano a resistere lì dentro persone più che degne e soprattutto ineccepibili sul piano della moralità! Per esempio Maurizio Gasparri.

Ora basta: questo partito, destinato all’implosione ed a lotte intestine (che manco le peggiori “famiglie allargate” che si scannano fra fratellastri e matrigne) non ha nulla a che spartire con il popolarismo e col cattolicesimo politico. Siamo stufi dei Galan, dei Verdini, dei Martino, dei Prestigiacomo, dei Biancofiore, dei Santanchè,  dei Cosentino, dei Brunetta, dei Tajani, dei Taradash, dei Caldoro, dei Bernini, dei Capezzone, dei Frattini, dei Draghi, dei Monti e di quella coi capelli rossi tinti che bacia le bestie o di quella campana cogli occhi allucinati. Per non parlare di Nicole Minetti.

Giorgia Meloni prenda in mano la situazione e, con la Lega, guidi il centrodestra italiano che è ampiamente maggioranza nel Paese. Se si votasse oggi FI avrebbe i voti che un tempo avevano i due partiti più massoni (Radicali più PRI) ossia il 4,9

uniti

“Il Popolo della Famiglia: se lo conosci, lo eviti”

In rete si perde tanto tempo prezioso. Ed il tempo, invece, va utilizzato bene poiché esso è dono di Dio. Ed in rete, precisamente in una pagina facebook chiamata testualmente “Il Popolo della Famiglia: se lo conosci, lo eviti” (esiste davvero. E non l’ho “creata” io, giuro) ho trovato una notizia, diciamo così.

Intanto eccovi uno screenshot della Pagina in questione (non si sa mai: a volte facebook cancella, rimuove, sospende eccetera):

pagina fb se lo conosci lo eviti

Dicevamo, la notizia: con allegata una foto ecco il testo del post: “Il Presidente PDF preannuncia il suo ritiro dalla politica e per la successione propone sua figlia Livia, forte di 1194 preferenze ricevute alle Regionali del Lazio nella lista di Pirozzi. Proprio un affare di famiglia, verrebbe da dire. 
Ma… aspettate aspettate… quel Pirozzi è lo stesso che sta aprendo ad un’alleanza con il Pd? (leggi qui: http://roma.repubblica.it/…/regione_lazio_pirozzi_apre_a_z…/). 
Vuoi vedere che il passato proprio passato non è?” 

Da come ho capito (magari ho compreso male e sono pronto ad avere chiarimenti ed a pubblicare rettifiche) il capo del Pdf starebbe per lasciare il timone del partito ad una sua figlia (tale Livia Adinolfi). E poiché questa giovanissima ragazza nelle recenti elezioni Regionali nel Lazio era candidata non con il PDF ma con una lista (quella del candidato Presidente Pirozzi) ecco che gli autori del post pare che ipotizzino una sorta di “inciucio” in vista: si paventa, infatti, una alleanza di Pirozzi col Pd che è l’ex partito dello stesso Adinolfi (anzi: uno dei padri fondatori del partito di Monica Cirinnà e Scalfarotto, di Valeria Fedeli e Matteo Renzi, di Maria Elena Boschi e Walter Veltroni, quest’ultimo uno dei “mentori” di Marione).

Ed ecco che il post (che trovate cliccando QUI ) si conclude con la frase “Vuoi vedere che il passato proprio passato non è?”.  Ai posteri l’ardua sentenza ed ai nostri lettori un commento.

Due parole su Maurizio Gasparri

molti italiani odiano

-si, ODIANO-

Maurizio Gasparri.

GASPARRI

Gli viene detto di tutto: da “fascista” a “bigotto”. E non gli vengono risparmiate offese (anche molto brutte, pesati ed ingiuriose) per alcuni sui lievi difetti fisici.

Questo non è bello, questo non è cristiano.

Eppure Maurizio Gasparri, pur con i difetti che ogni xcreatura può avere, è uno dei politici più competenti, seri, coerenti e -lo dico soprattutto per i cattolici- assolutamente in linea col Vangelo.

Limitandoci alla sola ultima Legislatura -una delle peggiori in assoluto- i suoi voti sono stati SEMPRE e solo in linea col Vangelo.

La prossima volta che vedendolo in Tv vi viene di criticarlo fatelo pure ma ricordate: lui non ha mai tradito in Parlamento la nostra fede. Vi pare poco?

GASPARRI E MOGLIE

Ed infine: ricordiamoci che è uno dei pochi -pochissimi- politici italiani con una situazione coniugale regolare, sana, garbata. In un panorama sconfortante in cui adulteri concubini si improvvisano difensori della famiglia e dei valori la figura di Gasparri spicca: sobrio, felicemente sposato, fedele agli insegnamenti di Cristo. Ripeto: vi pare poco?

cosimo de matteis

GANDOLFINI (FAMILY DAY): “GENTILONI VUOLE IMPORRE MANCONI ALL’UNAR. OLTRAGGIO A MESI DI LAVORO PER TROVARE PERSONA SOPRA LE PARTI”

“Abbiamo fondate ragioni per credere che con un blitz dell’ultima ora il Presidente del Consiglio Gentiloni vuole imporre come Presidente dell’Unar (Ufficio nazionale anti discriminazioni razziali) il Sen. Luigi Manconi, appena escluso dalle liste elettorali del Partito Democratico. Questo avviene in oltraggio a mesi di trattative portate avanti dal Comitato Difendiamo i Nostri Figli e il Dipartimento Pari Opportunità, per individuare una personalità sopra le parti, sensibile alle istanze delle diverse componenti che animano la società italiana e capace di riportare l’Unar alle sue funzioni originarie; ovvero la lotta alle discriminazioni per razza e religione, dopo gli scandali che hanno portato alle dimissioni dell’ex presidente Spano”, così Massimo Gandolfini Presidente del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, promotore del Family Day.

MANCONI
Franco Grillini, vecchio capo dell’Arcigay: «La nomina di Luigi Manconi una scelta felice. Lo conosco da una vita: siamo stati compagni di tante battaglie per i diritti»

“Gentiloni concepisce questa importante agenzia governativa come una camera di compensazione dei conflitti interni del Pd. Un governo in agonia pre elettorale e senza rappresentanza impone una nomina e offre un paracadute d’eccellenza per chi è stato volutamente fatto fuori dalla corsa alle elezioni”, aggiunge Gandolfini.
“Manconi non solo non può rappresentare una figura sopra le parti per il suo pedigree di sinistra ma anche per le sue posizioni su tematiche sensibili che, in maniera erronea, in passato sono state toccate dall’azione dell’Unar. Il Senatore Manconi nella legislatura che si è appena chiusa è stato infatti uno dei più grandi sostenitori delle adozioni per le coppie dello stesso sesso, tanto da arrivare a minacciare che non avrebbe votato la legge sulle Unioni Civili senza le adozioni. Tra l’altro basta fare una breve ricerca sul web per trovare dichiarazioni di Manconi in favore di una gestazione per altri che rispetti parametri etici. Il che ci preoccupa non poco, visto che non c’è mai nulla di etico nel concepire per contratto un bambino che sarà orfano della madre e nell’ usare l’utero della donna come un contenitore. Un mercimonio che rompe il legame biologico e sentimentale tra il nascituro e la madre e che viene denunciato anche da tutte le associazioni femministe”, afferma ancora il leader del Family Day.
“Chiediamo pertanto a Gentiloni un passo indietro e di proseguire nel virtuoso lavoro portato avanti dal Dipartimento Pari Opportunità per trovare una persona che non appartenga a nessun partito, nessun sindacato e nessuna associazione, a garanzia di una vera imparzialità”, conclude Gandolfini.

Roma, 03 Febbraio 2018

Comitato Difendiamo i Nostri Figli

scarica il comunicato in pdf

UTERO IN AFFITTO – Boldrini lo rilancia ma centrodestra e Gandolfini chiariscono. Il silenzio di Adinolfi.

Il tema della raccapricciante pratica dell’utero in affitto, come è noto, è tornata nello “scontro” politico, sempre più acceso in vista delle elezioni del prossimo mese. A parlarne è sta Laura Bodrini, terza carica dello Stato e candidata con la lista di sinistra “Liberi e uguali – LeU”. Lo ha fatto in una intervista a Repubblica.

boldrini republica

Le reazioni non si sono fatte attendere: nel mondo politico ma non solo.  Sul piano dei partiti è stata netta la replica del centrodestra. Persino Forza Italia, considerata a torto o a ragione la parte più libertaria dello schieramento, ha espresso un chiaro stop attraverso Mara Carfagna, come documenta un articolo di Avvenire  , il quotidiano dei vescovi.

Ed è significativo che la stessa Cei, che secondo alcuni strizzi l’occhio al centrosinistra, sia intervenuta attraverso il proprio Organo, Avvenire appunto. Ma lo stop più fermo, convinto e motivato viene da Massimo Gandolfini, il leader del Family Day. In un netto comunicato, infatti, il Comitato “Difendiamo i nostri figli” ha stigmatizzato le incredibili aperture della Boldrini.LOGO Difendiamo i nostri figli

Fra le altre cose Gandolfini ha detto che “la visione antropologica della terza carica dello Stato, che si candida a governare il Paese con la lista Liberi e Uguali, ci conferma che la dignità e l’integrità dell’essere umano è a un bivio, che le elezioni politiche restano un nodo fondamentale e che anche la prossima legislatura vedrà in campo forze che avallano la deriva nichilista della nostra società e, in quanto tali, non possono essere oggetto del nostro consenso”. Ed in effetti, coerentemente, il Comitato si sta spendendo in tal senso indicando al mondo cattolico -il popolo del family day e del circo massimo, il popolo della famiglia e della vita, il mondo sano- quali forze politiche e/o quali persone sostenere nelle imminenti elezioni.

adinolfi net rosa

Assordante, almeno finora, il silenzio di Mario Adinolfi (vedi foto sopra) e di altri esponenti del Pdf (popolo della famiglia) il minuscolo partitino che pure si proclama a gran voce sui social come paladino e difensore dei valori non negoziabili. Una aberrazione, umana e giuridica, come l’utero in affitto o maternità surrogata, non può passare sotto silenzio. Forse Adinolfi e compagni temono di inimicarsi la Boldrini o qualcun’altro?

GANDOLFINI A RADIO MARIA (FINALMENTE!)

CUSTODIRE L'UMANO

C’è una novità nell’etere: la nota Emittente Radiofonica cattolica Radio Maria ha affidato una rubrica, con cadenza mensile, a Massimo Gandolfini il medico bresciano Presidente del Comitato “Difendiamo i nostri figli”.

La trasmissione partirà domani, mercoledì 31 Gennaio 2018, e come detto avrà cadenza mensile e, precisamente, andrà in onda in diretta ogni ultimo mercoledì del mese, al mattino.

“Custodire l’umano”, questo il nome del programma, andrà in onda dalle ore 10.30 fin alle 11.50. Come tutte le trasmissioni di Radio Maria ci sarà lo spazio per gli ascoltatori che potranno intervenire in diretta.

Ricordiamo che Radio Maria, oltre che in radio (FM) e in Tv (Digitale Terrestre Canale 789), è possibile seguirla anche online attraverso il sito internet (www.radiomaria.it).

GANDOLFINI PARLA CHIARO: “Nessun partito è il partito del Family Day”

Non si può dire che a Massimo Gandolfini manchi la chiarezza: la lettera-comunicato con la quale si è rivolto a tutti i simpatizzanti del Comitato ed al grande popolo del Family Day è di una linearità e di una univocità che non può essere equivocato da nessuno. Ed è inoltre coerente con quanto ha detto in tutti questi anni di impegno civile, culturale e sociale, oltre che ecclesiale sebbene non scricto sensu. 

L’invito è di leggere per intero il suo scritto (rintracciabile sul Sito del Comitato “Difendiamo i nostri figli” ) che per comodità dei nostri lettori riportiamo integralmente. Come si avrà modo di apprendere questo non è un documento definitivo nel senso che, a breve, il Comunicato esprimerà maggiori e precise indicazioni rispetto a quei candidati e/o partiti che  hanno accolto le precise richieste del Comitato. 

Ma fin da subito Gandolfini precisa che “Nessun partito è il partito del Family Day” e che pertanto neppure  il PDF di Adinolfi non può fregiarsi di tale onore. Ed è un chiarimento molto importante. L’altro punto degno di nota è la possibile presenza di singoli esponenti del Comitato come candidati. Ed ultimo -ma non ultimo!- richiamo è quello di non votare Movimento Cinque Stelle M5S (Di Maio, Grillo, Di Battista) ,  PD (Renzi, Boschi, Cirinnà) , LIBERI e UGUALI (Grasso, Boldrini, D’Alema, Bersani) PIÙ EUROPA (Bonino e Tabacci).

FAMILY DAY
MASSIMO GANDOLFINI , PRESIDENTE DEL COMITATO DIFENDIAMO I NOSTRI FIGLI

Carissimi Amici,

come era facilmente prevedibile, nel clima infuocato della campagna elettorale stanno girando una serie di notizie riguardanti il Comitato Difendiamo i Nostri Figli ed il mondo del Family Day distorte, fuorvianti, spesso manipolate. Insieme a tutti gli Amici del Comitato nazionale abbiamo preso la decisione di tenerci fuori da ogni polemica, assolutamente convinti che ogni tono polemico è dannoso, inutile e non serve ad altro  che a confondere ed alimentare chi, appunto, di polemica vive.
Sento, dunque, la necessità di esporvi la nostra linea di condotta, in piena coerenza al patto morale che ho stretto con voi in occasione dei nostri due stupendi Family Day, che tutti portiamo nel cuore. Scuserete il modo sintetico, ma amo molto di più lavorare con impegno e nel silenzio, che trastullarmi sui social con verbosità spesso inutili.
  Massimo Gandolfini non si candiderà con nessuno.
Il Comitato ha una vocazione culturale e sociale, prepolitica, che ne costituisce l’anima profonda e che continuerà a svolgere anche dopo le prossime elezioni. Siamo sempre più convinti che la salvezza per i nostri figli, le nostre famiglie ed il nostro Paese non verrà da nessun partito, ma da un servizio leale, onesto, quotidiano, assiduo ai principi di Verità e Bene che fondano il bene comune e la società davvero civile. La ricompensa per questo enorme impegno e lavoro ci verrà dalla soddisfazione stessa che il fare il Bene genera e da Chi, vedendo nel segreto, conosce le intenzioni ancora prima dei fatti.
 Il nostro Comitato ha scelto di non fondare un suo partito o un nuovo partito, considerando proprio compito “contaminare” tutti i partiti con quei valori e principi antropologici che fondano l’umano stesso, dal momento della vita nascente, dal concepimento, fino al tramonto naturale della stessa. Tutti sapete bene che mi riferisco ai valori della vita, bene fondante ogni altro bene ed indisponibile all’arbitrio soggettivo, della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, con la conseguenza del riconoscimento senza indugi della responsabilità educativa dei genitori verso i figli. Fino a pochi decenni fa, proclamare questi valori poteva considerarsi un esercizio accademico e addirittura una inutile perdita di tempo. Dal 1970 (legge sul divorzio) e soprattutto dal 1978 (iniqua legge 194 sulla legalizzazione dell’omicidio di un bimbo innocente nella culla che lo accoglie prima del parto), non è più così. Anzi è diventato un obbligo ineludibile per ogni retta coscienza. Se vogliamo restringere il campo temporale ai nostri ultimi anni, basterà ricordare che in questa ultima XVII legislatura si è allargata l’offerta di divorzio, si è legalizzato di fatto il matrimonio fra persone di pari sesso, si è aperta la strada all’eutanasia, e si sono gettate le basi per togliere la libertà di pensiero ed espressione (cosiddetta legge antiomofobia), introdurre l’educazione Gender nelle scuole, sponsorizzare la compravendita dei bimbi con fecondazione artificiale, utero in affitto e adozioni omogenitoriali. Abbiamo lottato con tenacia, passione, lacrime e sangue, senza un solo euro di sponsorizzazione, se non quello delle nostre stesse tasche. Siamo stati aiutati da un manipolo di “eroici e valorosi” parlamentari dell’area di centrodestra, cui va tutta la nostra riconoscenza e gratitudine, ma – come è noto – la protervia di chi ha detenuto il potere dei seggi in parlamento non ha ascoltato ragioni, neppure quelle di minimo buon senso, imponendo agli italiani ciò che non fa parte del patrimonio culturale della nostra civiltà.
Chiarito, dunque, che il lavoro del nostro Comitato continua ( si pensi alle decine di migliaia di convegni, conferenze, incontri, tavole rotonde che abbiamo realizzato in ogni angolo d’Italia nei soli tre anni della nostra esistenza), ci tocca oggi di affrontare con concretezza e lucidità il prossimo futuro che ci sta davanti. 
È necessario contaminare con i nostri valori e principi gli strumenti istituzionali che costruiscono i parlamenti, luogo dove si modellano le leggi. Questi strumenti si chiamano “partiti”. Proprio questa è la nostra azione di oggi, con la speranza di raggiungere la meta di far sentire la nostra voce fuori e dentro le istituzioni. È comprensibile – per il pathos che certamente le genera – ma ingenua ed inaccettabile la posizione di chi è pronto sempre a criticare, a presentarsi come l’unico “puro”, che sa tutto e che elargisce consigli che sanno di pura illusione. Abbiamo il dovere di stare con i piedi per terra e gli occhi e la mente rivolti al Cielo, chiedendo aiuto, sostegno, discernimento.
Dunque, ecco la strada che abbiamo scelto di percorrere:

– Nessun partito è il partito del Family Day;

Abbiamo chiesto a tutti i partiti presenti in Parlamento di sottoscrivere un nostro “Manifesto” che elenca dieci punti fondamentali per la promozione e la difesa della vita, della famiglia e della liberta’ educativa dei genitori;

– A ulteriore garanzia che ci sia la concreta volontà di collaborazione, e sostegno delle nostre istanze, abbiamo chiesto che vengano candidati uomini del Family Day nelle liste elettorali delle prossime elezioni;

– Indicheremo, dunque (ormai è questione di pochi giorni), al grande popolo del Family Day quali partiti hanno accolto le nostre richieste;

– Ferma restando, naturalmente, l’assoluta libertà di pensiero e di voto di ciascuno, avremo la possibilità di realizzare quel compito che ci siamo assunti con tutti Voi la sera del Circo Massimo, quando vi promettemmo di indicarvi uomini e partiti che possono rappresentarci.

    Permettetemi un’ultima considerazione, con la franchezza con la quale mi sono sempre rivolto a Voi e a tutti i mass media che mi hanno intervistato sull’argomento. Nessun partito che abbia concrete probabilità di entrare nel prossimo parlamento ci rappresenta completamente.

Vi sono luci e ombre, un po’ qua un po’ là. Certamente, però, considerati i loro programmi e la loro concreta storia politica anche recente, ci sono partiti che NON possono rappresentarci (al netto di radicali conversioni dell’ultima ora… magari!): PD, LIBERI e UGUALI, M5S, PIÙ EUROPA (Bonino e Tabacci). A questi non giunga il nostro voto!
Ci attendono settimane difficili, certamente caotiche e non prive di delusioni e sofferenze. Vi chiedo di tenere ben fissa la barra del timone dell’onestà, della lealtà, del sostegno reciproco, ricordandovi che è opera diabolica la divisione, etimologicamente e storicamente.
Spero che Vi possa fare da concreta “garanzia” che tutto il mio personale impegno non è sostenuto da altro interesse che non sia quello di servire il Bene e la Verità, le nostre famiglie e i nostri figli e nipoti, la buona civiltà del nostro Bel Paese.
Certamente vi terrò aggiornati nei prossimi giorni e grazie per il vostro prezioso ed indispensabile sostegno.

Un abbraccio a tutti e ciascuno.
Massimo Gandolfini

22 gennaio 2018

Fermate la legge sul biotestamento: appello ai senatori

«Non sia la vostra eredità di morte». Inizia così l’appello ai senatori e alle senatrici che verrà presentato oggi a Roma con un presidio in piazza Vidoni dalle 14 alle 16 dal Comitato Italia per la Vita, organizzazione che raggruppa diverse sigle del mondo pro-life.
Il manifesto è «un ultimo disperato appello ai senatori» perché fermino il Ddl sul biotestamento che potrebbe essere approvato in questi giorni.

EUTANASIA

«Sia la vostra coscienza a fermare la legge sulle Dat!», recita l’appello che si rivolge direttamente ai senatori: «Chi tra voi lascerà morire di fame e di sete un ammalato? Dar da bere e da mangiare è il segno del rispetto alla Vita, non una terapia medica. Sospendere idratazione e nutrimento è un crimine contro l’uomo e contro se stessi». «È una questione di vita, non di morte», conclude l’appello.