La chiarezza del Vice Segretario Nazionale – Intervento di Dario Piccininni

Romano, trentottenne, cattolico: il dottor Dario Piccininni è il Vice Segretario Nazionale di ILEF
Romano, trentottenne, cattolico: il dottor Dario Piccininni è il Vice Segretario Nazionale di ILEF

Perché le persone non vanno più a votare? Perché si è persa la fiducia nella classe politica troppo spesso per mancanza di onestà, di verità, di pulizia interiore, di coraggio di scelte impopolari, di nuovo. Ora, cosa c’è di nuovo nel PDL? Nulla, anzi no, il ritorno di Berlusconi alleato probabilmente con la Lega.Cosa c’è di nuovo nel PD? Nulla, Bersani alleato con Vendola, dove tra le priorità dl programma c’è lo scardinamento della legge morale naturale e quindi della famiglia e della vita tutta.

Aggiungo, cosa c’è di nuovo nella Lista Con Monti per l’Italia?Apparentemente è un contenitore in cui laici e credenti, persone provenienti dalla società civile partecipano al processo di cambiamento e superamento delle vecchie contrapposizioni destra-sinistra e questo sarebbe più che auspicabile ma, a ben vedere, può rappresentare il nuovo un movimento/lista alleata con Casini e Fini?Non credo! Può un cattolico come Riccardi, perno di questa coalizione, dire che i valori non negoziabili non sono un’urgenza?

Mah, la famiglia è la cellula fondamentale della società, non un optional. Non vale neanche dire che è dall’interno che si cerca di cambiare le cose, dando il proprio contributo, perchè questi “volponi della politica” non lo permetterebbero.

Inoltre, dopo le votazioni potrebbe non emergere una maggioranza stabile ed allora una delle ipotesi sul campo potrebbe essere, al di là delle dichiarazioni di Casini sulla presunta stampella a Bersani, quella di un accordo post voto con Bersani ed il PD tagliando Vendola. Centro-sinistra vecchia maniera.

Don Luigi Sturzo fu il primo a mettere in guardia dai “mali passi”, cioè dall’apertura a sinistra.Per questi motivi credo che ILeF debba rimanere fuori da questa competizione elettorale e puntare alle amministrative costruendo dal basso un tessuto sociale, culturale ed ovviamente politico su cui costruire le fondamenta per un progetto completamente nuovo che avrà bisogno di un periodo di semina consistente, un progetto a medio-lungo termine, senza pensare al risultato immediato ma al frutto, cosa molto diversa.Un partito che tiene la barra dritta al centro non guardando a destra o a sinistra, evitando compromessi e giochi al ribasso.

Certo, c’è bisogno di un grande coraggio per far questo, non si tratta di una prospettiva da duri e puri, ma di iniziare finalmente ad intravedere un partito che ha come unico interesse il bene integrale delle persone, il vero bene comune. Utopia?Per chi non ha coraggio forse si.

Dario Piccininni